La validazione temporale dei documenti informatici: Wipo Proof

Avv. Francesca De Carlo

Il 27 maggio scorso, l’Organizzazione Mondiale della Proprietà Intellettuale (Word Intellectual Property Organization), agenzia delle Nazioni Unite avente sede a Ginevra, ha lanciato un servizio digitale che consente la creazione di una impronta digitale di qualsiasi contenuto di carattere innovativo e/o creativo che si voglia proteggere dall’eventuale uso improprio da parte di terzi.

Lo strumento in questione è denominato Wipo Proof ed è progettato per consentire la creazione di una marcatura digitale unica di un file con datazione e firma certa, dotato di tecnologia crittografica, in grado di assicurare al titolare una prova non passibile di alcuna falsificazione.

Infatti, gli algoritmi crittografici assicurano l’integrità e l’immutabilità dei dati registrati, rendendo di fatto impossibile la modifica od anche l’alterazione di una copia dotata di impronta digitale. Lo scopo, dunque, è quello di fornire idonea tutela in tutte le fasi del processo creativo prescindendo dal sé si arriverà alla creazione di una vera e propria opera dell’ingegno, soggetta a tutela giuridica.

I documenti passibili di certificazione con il sistema Wipo Proof, potranno avere i contenuti più vari: dai codici di programma, ai documenti firmati digitalmente, dai lavori artistici a quelli creativi, dagli algoritmi alle sequenze genetiche.

L’algoritmo di Wipo Proof interagisce direttamente con il browser del soggetto che ne fa richiesta, creando un’impronta digitale unica, univoca ed irripetibile del file, fornendo, cioè, un timestamp, vale a dire una marcatura temporale capace di assicurare al richiedente la rivendicazione della paternità della propria creazione, in tempo reale.

Il file contenente la creazione viene convertito mediante la funzione di hash in un codice univoco e ciò in quanto il Wipo non si avvale della tecnologia blockchain. La funzione di hash è un semplice algoritmo matematico che trasforma una qualunque stringa di testo in una nuova stringa avente un numero di caratteri particolari e predefiniti ed è particolarmente utilizzata nell’ambito della sicurezza informatica.

Collegandosi all’indirizzo https://wipoproof.wipo.int/wdts/ previa registrazione utente e dietro pagamento di una somma irrisoria corrispondente a 20 euro, si riceverà il Wipo Proof token, vale a dire un’impronta digitale del file per il quale si richiede la registrazione, con data e ora.

Poichè nei registri Wipo viene registrato solamente l’hash, sarà possibile scaricare un certificato di verifica della paternità del file registrato. Infine, va sottolineato che questo tipo di registrazione nulla ha a che fare con il deposito di un’opera inedita presso il registro Siae, disciplinato dall’articolo 103 della Legge sul diritto d’autore (l. 633/1941), né può considerarsi alternativo e/o sostitutivo alla registrazione vera e propria di marchi e brevetti, per quanto riguarda il nostro ordinamento giuridico.

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