Il licenziamento orale si può impugnare in 5 anni

Avv. Pino Cupito

Il datore di lavoro, per legge, deve comunicare il licenziamento al proprio dipendente per iscritto.

Diversamente il licenziamento è da considerarsi inefficace.

Sulla base della giurisprudenza dominante della Corte di Cassazione, in caso di licenziamento orale il lavoratore può agire per farne dichiarare l’inefficacia entro il termine di 5 anni.

Ciò in quanto, tale tipo di licenziamento inefficace (“tamquam non esset”) in quanto nullo per mancanza di un requisito fondamentale “ad substantiam” che sarebbe la forma scritta. Il termine di cinque anni, dunque, per la Cassazione altro non è che il medesimo termine prescrizionale valevole per i diritti derivanti da rapporto di lavoro.

Ovvia conseguenza di tutto questo è che il lavoratore licenziato oralmente non deve attenersi al noto termine di decadenza 60 giorni.

Tale termine, infatti, si riferisce alla diversa ipotesi di licenziamento regolarmente comunicato in forma scritta dal datore di lavoro.

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